David Lynch e il cinema dell’incompossibilità

È stato lo stesso Lynch ad aver proposto, per rendere conto della costruzione narrativa e visiva dei suoi film, l’immagine del nastro di Moebius, ovverosia di una figura le cui superfici, interna ed esterna, non sono separate da alcun bordo, ma trapassano l’una nell’altra senza soluzione di continuità. Lo spettatore è costantemente trascinato dal flusso delle…

Recensione “Suspense! Il cinema della possibilità” – di Vittorio Giacci

(Pubblicato su Mondoperaio – febbraio 2017) La suspense, principio compositivo che mediante la sospensione narrativa rende possibile l’identificazione nella rappresentazione, è una straordinaria modalità diegetica che permette – al lettore come allo spettatore – di identificarsi totalmente nella vicenda e di trepidare, nella forma di un piacere ansioso ma anche fortemente eccitante, per le sorti del…